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Rap scuola ed il duo Refugees of Rap

 

Non è mai troppo tardi per insegnare e quindi anche per imparare, questo è il caso di due giovani musicisti siriani, che si trovano in Francia da circa 5 anni; sono rifugiati e come tali, in questi anni hanno sofferto molto, ma sono riusciti a rialzarsi, grazie alla scuola rap e tanto amore.

Il dramma dei migranti è davvero assurdo, si fugge dalla fame, dalle guerre, in cerca di un futuro migliore, così i due ragazzi sembra abbiano trovato finalmente la loro strada, insegnano rap a scuola, portando avanti un progetto interessante che è nato in Normandia.

Diverse scuole hanno scelto di accogliere i rifugiati, per una settimana intera e parliamo di ragazzi che appartengono a categorie differenti, tra questi ci sono giornalisti, così come anche musicisti, agricoltori e tante altre figure, tutte provenienti da paesi a rischio, come Iraq, Sudan, Siria e Iran, insomma, il loro è stato un percorso difficile, ed ogni singola storia dovrebbe far riflettere.

L’esempio di Yaser e di Mohamed Jamous non è certo banale, stiamo parlando di due giovani rapper, per di più fratelli, che raccontano queste storie in musica e per farlo hanno scelto un genere che amano tantissimo, ovvero il rap e l’hip hop.

Comporre un brano non è stato certo semplice, ma loro si sono spinti oltre, proprio perchè vogliono portare avanti tematiche delicate, come ad esempio la libertà di espressione.

Si fanno chiamare Refugees of Rap, ed il loro obiettivo è solo ed esclusivamente quello di raccontare storie in musica; non hanno alcun bisogno di capire cosa succede nel mondo, non sono interessati, semplicemente perchè i conflitti non smetteranno mai di esistere e questo alimenterà sempre più il problema dei rifugiati, preferiscono quindi spendere le loro energie nel creare musica, in questo modo potranno connettersi facilmente all’energia di ogni singolo ragazzo.

Il dialogo con i giovani è fondamentale!

Per i due ragazzi è importantissimo potersi approcciare nel modo giusto con i giovani, in questo modo potranno comprendere cosa sta succedendo in Siria e di cose da comprendere ce ne sarebbero molte, ecco perchè si fugge continuamente da quel posto, ecco perchè c’è chi viene perseguitato!

La musica può fornire un grande aiuto, ci si diverte, ed è anche motivo di aggregazione, quindi con un laboratorio perfetto i risultati saranno sotto gli occhi di tutti; i due rapper hanno già lavorato in diverse scuole e bisogna ammettere che tutti ne sono rimasti felici.

Con la televisione si riesce ad apprendere molto, ma con la musica si passa ad un livello successivo, esiste una gran bella differenza, ed in molti lo comprendono da subito; sono partiti con il piede giusto, ecco infatti che a Novembre uscirà il loro terzo album.

I due ragazzi vogliono sensibilizzare alla lotta per la libertà, questo è uno scopo ammirevole, ma non sarà certo semplice, la rivoluzione però parte anche da qui.

Voglia di libertà e musica, non c’è nulla di più bello, non trovate?

Fonte foto: Ansa

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