Site icon musicworldnews.it

Nel libro Guerriero Guè Pequeno non ha dubbi, ammette di essere l’unico vero nel rap!

Guerriero Storie di sofisticata ignoranza di Gué Pequeno

 

Guerriero Guè Pequeno

Al giorno d’oggi si fa sempre più difficoltà a capire il vero dal falso e parliamo soprattutto di artisti, persone che fanno della musica la loro unica ragione di vita.

A far chiarezza, nella scena rap attuale ci pensa Guè Pequeno che nella sua autobiografia Guerriero, ci tiene a dire che in molti si fingono gangster, magari lavorano molto di fantasia per catturare l’attenzione dei potenziali ascoltatori ammettendo di un loro passato difficile, di essere cresciuti in strada, poi magari se si trovano realmente in certi ambienti sono i primi ad aver paura, semplicemente perché sono dei fake in tutto e per tutto.

Guè ha deciso di creare una testimonianza della sua vita, mettere nero su bianco e fare in modo che tutti potessero leggere e capire quali sono i suoi pensieri di sempre, quali sono le convinzioni che hanno accompagnato la sua carriera; per intenderci, lui non ha mai desiderato tappeti rossi oppure essere osannato, ma avrebbe tanto voluto che il rap qui in Italia fosse stato compreso appieno.

Durante tutti questi anni Guè ne ha vissute tante e vorrebbe raccontarlo, lui stesso ammette che spesso si trovava a condividere momenti sia con delinquenti che con borghesi, insomma vedeva la ricchezza, quella vera, ad un passo, un’emozione del tutto nuova ed inaspettata, un vortice al quale lui non era abituato, non essendo certo ricco di famiglia.

Di sassolini se ne è tolti molto, a partire dai Club Dogo, una vera rivoluzione qui in Italia, ma ci tiene anche ad affermare quanto lui sia effettivamente autentico, ed ha dovuto faticare molto per riuscire a mantenere lo stile di vita che sognava, quello in cui il lusso ha sempre rivestito un ruolo di primissima importanza.

Oggi Guè non è solo un artista affermato, ma anche un imprenditore, basti pensare che ha creato una linea di abbigliamento, è riuscito anche a concludere importanti investimenti negli immobili, ed ha abbracciato progetti importanti, non di certo come i tanti pseudo rapper del momento che passano la giornata sui social più blasonati in cerca di appoggio e conferme.

[amazon_link asins=’8817095958,8896873932′ template=’ProductCarousel’ store=’wordrap-21′ marketplace=’IT’ link_id=’8d39b1dd-5452-11e8-8750-131a7f3fbb79′]

Cosa ne pensa Guè Pequeno della scena hip hop attuale?

Beh quando lui parla è impossibile non chiedere cosa ne pensa del rap attuale, soprattutto in Italia, dove lui da sempre rappresenta un vero punto di riferimento; a tal proposito non mancano i commenti ad alcuni personaggi, cerchiamo quindi di far chiarezza.

Partendo da Sfera Ebbasta, di lui Guè pensa che abbia un talento innato, anche se segue e si ispira un po’ troppo ai rapper americani, dovrebbe forse curare il suo stile, cercando di essere quanto più originale possibile; forse appare un po’ critico nei confronti di Ghali, che ricordiamo è un artista giovane, messo sotto contratto, in passato proprio da Guè.

Secondo il suo punto di vista egli è ancora poco autentico, cambia stile in continuazione, dovrebbe quindi trovare una sua dimensione e darci dentro come solo lui sa fare; poi c’è la Dark Polo Gang, che sorprende per le basi utilizzate, spaccano davvero, però se analizziamo i loro testi appaiono decisamente scontati, privi di significato, si parla sempre e solo di moda.

Guè si è espresso anche sulla fine del rapporto tra J Ax e Fedez, con entrambi ha avuto a che fare, ma mentre con il primo non c’è mai stato alcun litigio, con Federico ci sono state alcune diatribe, alle quali poi si è arrivati ad una conclusione, chiarendosi e mostrando rispetto per la loro arte.

Guè Pequeno non è mai banale nelle sue interviste, rispecchia in pieno il suo modo di essere.

Embed from Getty Images

Commenti

commenti