Al carcere minorile di Airola ecco La musica a Colori!

 

E’ bello assistere a nuove iniziative spinte proprio dalla musica e l’esempio più lampante è quello tenutosi presso l’Istituto minorile di Airola; si trattava per lo più di un saggio che andava a completare un seminario molto interessante, il cui titolo è La musica a colori.

I ragazzi che vi hanno partecipato sono riusciti a crescere in parte, il tutto facendo squadra ed entrando a contatto diretto con un laboratorio di rap innovativo; è stato bello condividere esperienze ed emozioni, i ragazzi sono stati i veri protagonisti e poi non bisogna nemmeno dimenticare la partecipazione di alcune associazioni.

Le partecipazioni esterne sono importanti, vanno a rafforzare un progetto, ed in questo caso hanno anche portato alcune canzoni scegliendo la musica rap come strumento principale per poter arrivare al pubblico e trasmettere un messaggio di grande valore.

I ragazzi si sono impegnati sin dal primo giorno ed a dimostrarlo sono anche i complimenti ricevuti dal sindaco di Airola, vale a dire Michele Napoletano, così come anche dall’assessore alle Politiche Sociali giovanili di Napoli, vale a dire Alessandra Clemente.

Proprio le parole di quest’ultima hanno toccato il cuore di tantissime persone, soprattutto quando ha raccontato alcuni aneddoti della sua mamma, una storia da trasmettere alle nuove generazioni, qualcosa che non si può spiegare in poche e semplici parole, ma che fa emozionare.

 

Tanti apprezzamenti per i ragazzi, un’esperienza che resterà nel loro cuore.

All’evento hanno partecipato in molti, ed altrettanti hanno espresso il loro parere, basti pensare al Garante dei detenuti della Campania, ovvero Samuele Ciambriello che ha trovato estremamente interessante ogni singolo brano proposto.

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L’aspetto più bello è che le canzoni sono state scritte proprio da loro e raccontano aspetti di vita, sfumature reali quindi e non di certo frutto della fantasia; in tanti si sono emozionati e questo è fondamentale, significa che le parole sono arrivate dritte al cuore.

Grazie a questo percorso è stato dimostrato come i ragazzi appartenenti ad istituti penitenziari possano vivere e crescere, magari sperimentando anche alcuni valori, ma al tempo stesso, se seguiti per bene saranno anche in grado di mettersi in gioco, una particolarità che per molti non è stata realizzabile all’esterno, perchè nessuno ha mai creduto in loro.

Questi ragazzi sono considerati da tutti come fossero dei delinquenti, hanno dovuto vivere ogni giorno con questo peso addosso, ma finalmente, sul palco sono riusciti a dimostrare di che pasta sono fatti, ed a trasmettere emozioni vere, tutte da vivere.

I ragazzi hanno raccolto testimonianze dal pubblico, ma anche consigli utili, ad esempio ricordiamo le parole di  Mario Gemmabella che esorta tutti a restare vigili, sognatori, con l’obiettivo di non farsi mai rubare la loro vita, perché è preziosa, ed ha un valore inestimabile.

La libertà è sacra ed in molti lo hanno capito, poi per rendere l’evento ancora più indimenticabile, ecco che è arrivato anche Rap Scarrafone, il quale ha regalato momenti di gioia e si è chiaramente esibito anche portando sul palco alcuni tra i suoi pezzi più conosciuti.

I ragazzi di oggi meritano una possibilità e la musica può aiutarli a spiccare il volo!

 

Fonte foto: ntr24.tv

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