Kuti e la speranza verso i giovani

 

Il rapper Kuti ha le idee fin troppo chiare, sostiene i ragazzi e pone in loro tanta speranza, per un cambiamento che dovrebbe partire proprio dalle scuole, ecco dunque che con le sue idee cerca in qualche modo di dire la sua e di spingere un po’ tutti al cambiamento.

Kuti è uno che di afrobeat se ne intende eccome, ma è in grado anche di trasmettere messaggi importanti; sostiene che i politici se ne freghino altamente del fatto che il nostro paese sta andando a rotoli e pensa che i giovani oggi siano l’unica speranza, come sempre del resto.

Tommy Kuti è un artista bresciano, di origini nigeriane, un vero talento, il quale attraverso un’intervista all’interno del Palazzo Reale, si sofferma su alcuni aspetti importantissimi, così da marcare l’importanza di poter comunicare e scoprire l’arricchimento culturale.

In questo caso i giovani sono fondamentali, nasce tutto da loro, ma una grossa mano possono e devono darla anche le scuole; è importante parlare di questi argomenti, così da passare messaggi universali che riusciranno sempre a fare la differenza.

Punta il dito anche sui genitori, stiamo parlando di adulti che toccano anche i 60 anni e che non si impegnano ad offrire un aiuto concreto, al contrario, si trastullano sui social network, ed è qui che entrano in gioco i ragazzi, la vera speranza, gli unici che giorno dopo giorno possono finalmente prendere in mano la loro vita e comprendere quanto conti la diversità al giorno d’oggi.

Di canzoni carismatiche il rapper Kuti ne ha fatta qualcuna, bisogna ammetterlo, a Palazzo Reale si mette in mostra da subito, con rime che creano entusiasmo, non solo, il suo impegno è pur sempre quello di comunicare messaggi che tocchino anche la politica e che possano finalmente arrivare a tutti, senza distinzioni di sesso, età e livello culturale.

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Ripartire assieme, questo è il fine!

Kuti è un esperto di canzoni afro famose, ma lo scopriamo molto ferrato anche su altri argomenti molto delicati; ha scelto la via del dialogo e questo è senza dubbio il punto di partenza migliore per arrivare al maggior numero di persone, in tal caso l’unione aiuta a crescere, bisogna in un certo senso cooperare, scegliere quindi di lottare per seguire un percorso comune.

Il coordinatore di questo incontro ama ricordare anche quel che avvenne gli anni precedenti quando è stata registrata una certa affluenza in tutte le città, così da poter apprezzare quel bellissimo senso di unione tra persone italiane e straniere, portando quindi concretezza e non solo parole.

L’agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo, ovvero l’AICS sta finanziando questo splendido Summit, che come avrete compreso si tiene a Palazzo Reale, si tratta di un’opportunità vantaggiosa, chiunque dovrebbe prenderla al volo.

Ma quanto può aver ragione Kuti secondo voi?

 

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