Il carcere minorile italiano è davvero tosto, viene descritto in due canzoni rap

 

In Italia quando si parla di carcere minorile si pensa sempre che la reclusione rappresenti la misura più estrema, il punto è che nei vari istituti, il numero di ragazzi dovrebbe far riflettere.

Si parla di circa 452 ragazzi, dove la metà di loro è cresciuta in Sicilia o Calabria, regioni in cui scontano le relative pene, ma meno della metà, ovvero circa il 48% è rappresentato da ragazzi minorenni, che non hanno compiuto quindi ancora 18 anni, tutti gli altri invece sono più grandi e possono tranquillamente scontare la loro pena negli IPM fino ad un’età di 24 anni.

La legge italiana prevede questo, quindi non si può far a meno che seguirla; in un certo senso le persone comuni possono pensare che tutti questi ragazzi stiano scontando una pena esemplare, che siano in un certo senso in prigione di prima accoglienza o in altri istituti, ma effettivamente le cose non stanno realmente così, quindi bisognerebbe un po’ rifletterci su.

Sono stati forniti alcuni dati interessanti da un’associazione specifica come quella di Antigone, da qui si evince chiaramente che tutti coloro che sono detenuti hanno compiuto reati in parte anche gravi, la maggioranza di loro hanno per lo più commesso reati contro il patrimonio, si parla ad esempio di furti, oppure di rapine.

Solo una bassa percentuale di loro, che si aggira attorno al 17% ha commesso reati contro persone, quindi si parla sia di omicidi che di lesioni, mentre un 12% ha a che fare con le droghe, ha quindi violato le legge italiana sotto questo punto di vista

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Risulta sempre più difficile quindi trovare una collocazione precisa ad ogni ragazzo, di conseguenza le problematiche esistono e sono anche ben evidenti; in un certo senso bisognerebbe intervenire per tempo, magari riducendo le marginalità o la povertà di determinati soggetti, tutti quei ragazzi che per intenderci decidono di abbandonare la scuola, oppure di imboccare strade pericolose.

Ad oggi le soluzioni sembrano un miraggio, inutile girarci intorno, ma la cosa bella è che esistono anime buone, come i volontari, che avviano iniziative all’interno delle carceri minorili e questo è molto importante, perchè così facendo si offre un’opportunità ai tanti ragazzi presenti, inoltre si mettono anche a disposizione strumenti specifici per migliorare ed ottenere uno sconto di pena.

Uno dei progetti più ammirevoli è sicuramente Defence for children Italia, l’iniziativa è partita nel Marzo 2018, quindi decisamente nuova come idea e si avvale anche della presenza del rapper Kento, il quale ha scritto già due canzoni che poi sono state cantate e registrare dai ragazzi presenti all’interno dell’istituto di Bari e di Torino.

Attività di questo genere aiutano e non poco ad emergere!

I laboratori sono molto interessanti, qui i ragazzi apprendono cose nuove e riescono persino a confrontarsi con il mondo esterno, a capire quali sono i loro diritti, ed a percepire se ci sono effettivamente opportunità per sviluppare un futuro decisamente più roseo.

Alcuni adolescenti che stanno scontando la loro pena hanno fortunatamente le idee ben chiare, ad esempio ad un ragazzo che si trova a Bari  è stato chiesto cosa fossero i diritti e la risposta è stata tempestiva, per lui quel che conta realmente è avere la famiglia al suo fianco, può sembrare una banalità, ma non lo è affatto, perché anche divertirsi è un diritto sacrosanto!

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Anche ad un ragazzo detenuto a Torino è stata chiesta la stessa cosa e lui ha risposto che la libertà è un qualcosa che prima o poi provoca sofferenza; nel suo caso stiamo parlando del terzo arresto, a causa di rapine, furti, ma con l’obiettivo di portare sempre a casa qualche soldino, un po’ per i suoi vizi, un po’ per aiutare anche i genitori disoccupati ed incredibilmente poveri

Spesso anche il provare a spiegare perché ci si trova in carcere non è facile, alcuni di questi ragazzi vivono di stenti, di privazioni, smettono di sognare, ed ogni santo giorno diventa una guerra tutta da vivere ed affrontare solo con se stessi.

Questi laboratori in Italia sono fondamentali, l’obiettivo è quello di spingere i ragazzi al cambiamento, così da poter offrire le giuste prospettive per migliorare la propria vita, offrendo loro tutto quello che non hanno mai vissuto.

Progetti da applausi ai quali anche la musica rap può dare il giusto contributo.

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